Teresa Di Janni nacque a Gaeta il 15 giugno 1872. Dalla sua ricca vita interiore, Teresa attinse quelle forze che le hanno permesso, di rimanere sempre serena e abbandonata alla Provvidenza, nelle ore tristi e senza orgoglio nella prosperità. Come sposa e madre, conobbe il sacrificio di ogni giorno, nascondendo sotto un’apparente calma anche le tempeste più gravi e i dolori più formidabili, forte sempre dell’aiuto della Grazia che scaturiva nella sua anima dall’incontro quotidiano con Cristo Eucaristico. Col tratto cortese con tutti, ebbe uno straordinario senso della carità verso il prossimo, indice sicuro dell’amore verso Dio. Il suo trapasso, avvenuto il 24 agosto 1950, fu pacato e sereno, come un sonno, mentre l’alba che punteggiava il giorno nascente segnava per lei l’alba del suo giorno di eternità".
(Mons. Salvatore Buonuomo)
“Teresa di Janni, anche da un punto di vista umano è una donna completa: figlia di famiglia, sposa e madre, ha molto da insegnare al mondo convulso di oggi; a quel mondo che sembra spingersi alla ricerca degli estremismi più assurdi, dal femminismo esagerato al terrorismo organizzato, dalla droga al commercio del proprio corpo. Teresa fu donna pienamente cosciente dei suoi diritti e doveri. Non si rifiutò all’amore umano. Accettò di dare il suo cuore ad un altro essere, ma non lo sottrasse a Dio. Non ebbe paura delle tribolazioni e delle prove, perché il suo sacrificio fosse di esempio e facesse trionfare il Vangelo. Ecco la donna, la vera donna che lotta per la vera promozione umana nell’evangelizzazione”.
(Cardinale Palazzini)